Quanto odio le donne che mi dicono: “ma quel tuo amico che ha la macchina”. Non vogliono un uomo, vogliono un'autista. Vogliono un maggiordomo che le scarrozzi in giro e paghi per il loro shopping e finga di non sapere che lo shopping è un passatempo contro la noia anziché una necessità urgente. “Quel tuo amico che ha la macchina”: mi vedono solo come un intermediario verso una macchina dotata di autista. Ad alimentare questo circolo vizioso ci sono i proprietari di “macchina” che nella speranza di far sesso (speranza assai spesso delusa) si umiliano a fungere da autisti servizievoli ed economicamente generosi. A rimetterci, però, sono le donne stesse, perché non capiscono mai se il servizievole belloccio “con la macchina” le ama davvero o sta solo fingendo. Se ne accorgeranno quando si vedranno tradite e maltrattate.
mercoledì 3 agosto 2011
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