Ora ho capito il motivo per cui la collega cattolica non entra in discussioni religiose se non viene esplicitamente provocata: le ha già fatte ed è stata attaccata e dileggiata. Ha tentato di parlare del suo “il Signore” ma i colleghi atei le hanno dato contro, in ogni modo. A lungo tempo l'hanno derisa e dileggiata. Poi le discussioni sono andate scemando. Infine sono arrivato io. Vorrei rivederla in azione ma non posso farmi notare come un provocatore che di proposito avvia furiose discussioni.
venerdì 18 giugno 2010
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