sabato 5 gennaio 2013

Quando una persona pubblica sulla propria bacheca un'infinità di scemenze (gatti, frasi fatte, auguri, frasette da baci perugina, vignette cretine) cosa si può pensare? Ecco questa donna che ha sette anni meno di me (non mi sembra più un'infinità, starò diventando vecchio?) come il restante 99,9 per cento dei facebookiani, ha una bacheca in cui le tre parole più diffuse sono fortuna, rispetto, amore, come se la gente che si iscrive a Facebook avesse una inguaribile sfortuna, fosse perennemente calpestata e minacciata dagli altri, e avesse bisogno di ricordare all'universo che l'amore è importante. Questa donna è disperatamente a caccia di amore e si è fatta introdurre a me da un conoscente e vuole vedere mie foto comodamente dal suo profilo Facebook. In altri tempi avrei fatto salti di gioia. Ora non so cosa pensare.

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