venerdì 6 giugno 2014

Una giovane prostituta che si vanta di essere di buona famiglia. Abituata ad un flusso di soldi enorme (in entrata e uscita), non può fare a meno di prostituirsi perché i soldi che ha da parte le finirebbero in 48 ore. Come tutte le prostitute, ogni tanto ha un momento di umanità sincera. Dimentica di essere una macchina dedicata a certe cose. Viene fuori per un attimo l'anima. Un soffio momentaneo di innocenza. Dura un attimo. In quell'attimo le si potrebbe parlare al cuore. Tutto o niente. Un attimo dopo la sua anima è già di nuovo nell'inferno. Molti maschietti ci cascano, e pensano che quell'attimo duri, e reagiscono malissimo. Una volta ci sono cascato anch'io. Pensavo che l'attimo durasse due attimi e non avevo nemmeno iniziato a parlare che già mi rendevo conto di stare a far la predica al muro, anzi, ad un animale beffardo e cinico. Avvenne molti, molti anni fa. Fu così bruciante che lo ricordo ancor oggi: un'esperienza che mi ha vaccinato. Per questo, quando la giovane benestante torna umana per una frazione di secondo, non mi lascio abbindolare. Non mi interessa una donna che è sporca nel corpo oltre che nell'anima. Non sono un salvatore di prostitute. Non ho nessuna remora. Non ho nessun motivo per entrare in contatto con loro. L'ho attirata, non so perché. Si è accorta di me per un attimo: ma sapevo già che l'attimo dopo ero di nuovo il potenziale cliente da attirare, e non sono caduto nella trappola.

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