martedì 2 agosto 2011

Ogni tanto ritrovo su internet discussioni e foto di giocattoli e computer di quando ero bambino. Mi trattengo davanti a quelle foto a bocca aperta, con un'insopprimibile nostalgia, una grandissima voglia di riaverli, come se il loro possesso mi riportasse anche fisicamente a quegli anni perduti, quegli anni in cui quelle poche cose mi facevano sognare. Ma poi all'improvviso chiudo e guardo altrove e cerco di pensare ad altro. Con i ricordi affiorano anche i dolori, le umiliazioni, le ingiustizie subite in quegli anni: molte dovute anzitutto al fatto di essere stato ingenuo, senza esperienza, senza la capacità che ho oggi di misurare e comprendere certi fenomeni umani come la slealtà, il gusto sadico dell'infliggere sofferenze agli altri, la specialissima condizione umana che va sotto il nome di psicopatia. Magari fra qualche decennio proverò le stesse emozioni che provavo poco fa, ricordando di come nel 2011 ero ingenuo, incapace di riconoscere per tempo una banda di psicopatici dediti al mobbing, incapace di capire quali siano i provvedimenti necessari ad evitare danni.

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