lunedì 13 febbraio 2012

All'inizio non ci credevo. Poi un po' ho dovuto accettarlo. Ora lo sto ridimensionando di nuovo. Molto del nostro male, mi dicevano, è causato da ciò che mangi e da come lo mangi. Mangiare in fretta, mangiare scadente, mangiare disordinato, il corpo si ribella, il metabolismo impazzisce, metti chili, perdi chili, ti senti affamato anche se sei gonfio, ti senti sazio anche se sei a stomaco vuoto da ventiquattro ore. Ma ora sto ridimensionando quel timore: al massimo è una concausa, ma non è la causa. La causa del mio male è il mio lavoro. Un lavoro che uccide i nervi. Non si può dare la colpa alla sregolatezza nell'alimentazione: sono tutte scuse. La sregolatezza è una concausa, non è la causa.

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