mercoledì 28 dicembre 2011

...è come i ganci per le carrozzelle che si vedono nei treni. Non li ha mai usati nessuno, in mia presenza. Mai. In tanti anni, mai, mai, mai. Quanta gente avrà lavorato per progettarli, ingegnerizzarli, costruirli, economizzarli, collaudarli, consegnarli, installarli, manutenerli, aggiornarli, standardizzarli, verificarli... Mai usati. Dopotutto, chi è costretto su una sedia a rotelle, non può stare a controllare quanti e quali mezzi pubblici, e quante e quali fermate, siano “accessibili”. Una spesa immane per dotare di “accessibilità” stazioni e mezzi in cui non accedono mai le persone costrette sulla sedia a rotelle. Uno spreco assurdo. E come al solito l'unica voce di spesa che non vedono l'ora di tagliare è lo stipendio di coloro che materialmente producono ciò che sostiene l'azienda. (a questo punto devo aggiungere il solito noiosissimo disclaimer: non ce l'ho contro l'accessibilità per i disabili, non ce l'ho contro i disabili, ma ce l'ho contro gli sprechi, ed ancor più ce l'ho contro coloro che cercano ogni scusa per ridurre il personale che produce, ma non diminuirebbero di un centesimo qualsiasi altra voce di spesa).

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