lunedì 2 agosto 2010

Nei miei sogni da bambino c'erano solo videogiochi. C'erano solo le astronavi cattive e il mio eroismo nel distruggerle cliccando sul tasto di “fuoco”, senza limiti di missili e raggi laser. Ricordo l'impressione che mi fece un joystick grandioso, dall'impugnatura ergonomica, con switch auto-fire che mi esonerava dalla necessità di muovere ripetutamente il dito sul tasto di “fuoco”. Avrei fatto una strage di astronavi nemiche! Riuscii a farmelo comprare dai miei, non so con quale miserabile scusa. Finalmente mi chiusi in camera per far strage di astronavi aliene: mi preparai tutto per videogiocare, con una ritualità precisa e solenne, assaporando lo storico momento che avrei ricordato per tutta la vita: l'inizio di una nuova era coi videogiochi, con un joystick, il mio primo joystick, un joystick professionale, di quelli da professionisti del videogiocare. Ma dopo pochi secondi dall'inizio della prima partita ebbi la sensazione di una doccia gelida: il sacro joystick era difettoso. Non era la cloche di un aereo: dava piuttosto l'impressione di un giocattolo cinese. Avevo avuto proprio quella sensazione nell'aprire la confezione, ma mi ero rifiutato di credervi, tanto ero preso dal rito preparatorio per la grande videogiocata del secolo. Sotto, poi, c'era davvero scritto Made in China. Nel videogiocare la prima solenne partita pensai a quante improbabili scuse avevo accumulato coi miei per farmi comprare il joystick: proprio loro che di videogiochi non ne volevano assolutamente sapere! Lo avevano comprato proprio dal negoziante più infido, proprio quello che non avrebbe mai sostituito un joystick perché -si sa- i bambini tendono a distruggerli già dalla prima videogiocata... Non dissi nulla ai miei, più per vergogna che per la certezza che me le avrebbero cantate per lo spreco di soldi a cui li avevo costretti. Avverto ancora oggi quel senso di frustrazione di fronte a quei videogames che fino a un giorno prima mi sembravano deliziosi e irrinunciabili mentre la presenza di quel joystick cinese me li rendeva “fastidiosi e irrinunciabili”, tanto più “fastidiosi” quanto più “irrinunciabili”. Se esiste un aldilà, i cinesi che hanno prodotto merda come quella (che ti toglie il gusto della vita da tutte le cose con cui vengono a contatto) avranno un posto tra i gironi più neri dell'inferno. Ed un posto peggiore spetterà a coloro che hanno usato i cinesi per lucrare sulla vendita di quella merda a noi innocenti pieni di sogni e di belle speranze.

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