lunedì 21 marzo 2011

Detesto seguire i telegiornali. Mi uccidono l'animo. Dipingono alcuni come buoni, altri come cattivi, e poi ti chiedono da che parte stai. E tutti giù a stracciarsi le vesti a dire che stanno dalla parte dei buoni. Per cui se bisogna bombardare un paese (la Libia, o qualsivoglia altro), basta un'accurata campagna per mostrare chi sono i buoni e chi sono i cattivi. Si può bombardare con o senza il favore dell'opinione pubblica. Si cerca il favore dell'opinione pubblica per banali motivi di marketing. Un quotidiano sedicente cattolico titolava: “pronti a colpire”. In prima pagina. “Colpire”, che eufemismo. Sul paginone dei cattolici moderati, cioè dei cattolici che stanno dalla parte dei “buoni” così come viene indicato dalla TV. E poi fanno la predica morale a me, che non mi sono schierato. Se non sto dalla parte dei buoni vuol dire che sono cattivo. La TV dice chi sono i buoni e chi sono i cattivi, e se non mi straccio le vesti sono cattivo, se non dico ipocritamente “pronti a colpire” sono cattivo. Miracoli del marketing.

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