martedì 29 marzo 2011

L'eroe della serie vince sempre. Non sbaglia mai, e se sbaglia recupera immediatamente l'errore in maniera ancora più trionfale. Ha il colpo di fortuna al momento giusto, e se capita qualcosa di sfortunato è solo un problemino temporaneo che risolve in maniera brillante e trionfante. Come se non bastasse, le leggi della fisica, della probabilità, del buonsenso, sono sempre tutte a favore del suo trionfo. A volte si deroga tanto alla fisica, alla chimica e al buonsenso, che a noi telespettatori vien da sorridere. Ma insistiamo comunque a seguire quella stupida serie perché “vogliamo vincere”. Vogliamo sognare spinti da quelle immagini, da quei dialoghi, da quelle musichette, vogliamo sognare di vincere. Dopo i titoli di coda, infatti, torneremo nella vita reale, perdenti come sempre, nostalgici di qualcosa che non sappiamo cosa essere. Vogliamo “vincere”, e il telefilm ci dà una simulazione di un eterno “vincere”, ma la rappresentazione di un vincitore sempre trionfante non ci basterà a saziare la sete, così come la foto di un bicchier d'acqua non basta a placare la sete che hai d'estate.

Nessun commento:

Posta un commento

I commenti vengono generalmente pubblicati solo dopo l'approvazione dell'autore del blog.