lunedì 18 aprile 2011

Sono in chat con una vecchia amica. Siamo così vicini, di cuore, l'uno all'altra, ma c'è qualcosa di tremendamente assurdo che impedisce che noi ci si possa ritrovare insieme. Questo qualcosa è probabilmente la nostra familiarità. Tanti anni di familiarità diventano (incredibile!) un ostacolo all'innamorarsi. Ti considera talmente “amico” da essere incapace di pensarti almeno per un attimo come amante. Forse le sue amiche le avranno anche detto: “ma perché non gli dai una possibilità?” E lei, lusingata, avrà risposto: “no, è troppo imbecille, no, è un amico di infanzia, no, è solo una tenera e lunghissima amicizia che perciò non può evolversi in un innamoramento”. Qualche volta io e lei abbiamo perfino scherzato sull'idea di stare insieme. Aspettavo quell'attimo di silenzio, quel minuscolo secondo di silenzio dopo il quale poter dire qualcosa come: “e se io facessi sul serio?” Ma lei non mi ha mai concesso quell'istante. Mi ha lasciato con un batticuore (probabilmente lo avrà anche notato: le donne sono capaci di notare tutti questi piccoli particolari che agli uomini sfuggono con ingenuità), ha cambiato discorso, ha lasciato cadere l'occasione.

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