venerdì 28 maggio 2010

Io sono uno dei pochi schiavi che si rendono conto di esserlo. I miei colleghi di lavoro sono come gli idioti protagonisti del mito della caverna di Platone. Sgobbano come muli per assicurarsi dei beni insulsi, come le partite di calcio. Riducono la fantasia e la libertà allo scegliere in un catalogo di qualche rivenditore. Riescono ad annoiarsi anche più volte al giorno.

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