mercoledì 29 giugno 2011

“Giuro che in vita mia non mi fiderò mai più dei commercialisti con l'orecchino a forma di stella a otto punte!” disse attraversando il corridoio mentre schiacciava i tacchi sul pavimento nel modo più rumoroso possibile. Era la terza volta che aveva avuto problemi con un commercialista, accomunato ai due precedenti solo da quell'unico strambo particolare. Alcuni giorni dopo si recava ad uno studio di commercialisti largamente raccomandato dalla sua migliore amica. “Se vedo di nuovo quell'orecchino giuro che vado via”, si ripeteva in ascensore trascurando di guardarsi allo specchio. L'amica, che aveva avuto la sua stessa brutta esperienza, l'aveva rincuorata: questi sono professionisti, sono seri, non pasticceranno, puoi star tranquilla. Entrò tremante. La segretaria l'accompagnò nello studio, proprio mentre dall'altra porta si allontanava uno dei due. Finalmente un commercialista senza orecchino di sorta. Ed ecco il suo socio, molto anziano, si sta allontanando per qualche minuto... “No, non può essere”. Ne aveva visto solo l'orecchio sinistro. “No, è così anziano, è impossibile, non può essere”. Cominciò a parlare del suo caso, fu rassicurata. Dopo più di un'ora di colloqui e di carte, il professionista le disse: “penserà a tutto il mio collega, non si preoccupi, ha anche più esperienza di me”. Un minuto dopo rientrò quello anziano, quello che si sarebbe dovuto occupare del caso che la teneva da tanto tempo sulle spine. Era elegante, si muoveva in modo discreto, doveva prendere qualcosa dallo scaffale. Ma quando si voltò, ancor prima di poterne vedere l'orecchio, uno scintillio rivelò la presenza di quel maledetto orecchino a forma di rosa dei venti.

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