mercoledì 29 giugno 2011

Il novantotto per cento delle attività umane è dedicato al “dimostrare qualcosa” a “qualcuno”. Questo “qualcuno” può essere anche (banalmente) una figura immaginaria, che a me piace chiamare “il resto del mondo”. Per esempio c'è quella lì che per mostrare al resto del mondo di essere ufficialmente fidanzata anche se brutta, ha fatto in modo da ottenere in pubblico comportamenti solitamente nascosti al pubblico. Il fidanzatino se la cava con una figuraccia, lei finalmente si sente più donna perché ha cominciato a dimostrare “al resto del mondo” ciò che erroneamente intendeva per femminilità e fidanzamento (ossia ciò che ha appreso dai più lerci programmi televisivi e dalle rivistine “per ragazze”, quelle rivistine meschine scritte da donne più maschiliste degli uomini, quelle rivistine che se non sei una puttanona già prima della pubertà allora non sei autorizzata a sentirti donna).

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