giovedì 21 luglio 2011

Fu quella volta che andai a far loro visita portando un po' di gelato, che scoprii il suo punto debole. Si avventò sul gelato quasi ancor prima di salutarmi. Fingevo di non notare che lei si sforzava di non mostrarsi sorridente mentre carezzava con gli occhi e col cuore la confezione di gelato. Ognuno di noi può comprare quanto gelato vuole, ma il gelato ricevuto in dono in modo inatteso è sempre più buono (al punto di avventarvisi quasi dimenticando il mondo circostante). “Il punto debole”, pensavo, “su cui si potrebbe far leva in futuro”. Basta poco per cedere alle piccinerie.

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