venerdì 1 luglio 2011

A volte ripenso a quel personaggio di quella serie, che gli sceneggiatori hanno fatto morire tanto per creare un po' di dramma in più e rinviare il finale di qualche altro episodio. Mi viene una gran tristezza. Potevano dargli un carattere migliore, lo hanno fatto più testardo del necessario. Potevano dargli una sorte migliore, allungando la serie con un altro espediente. Invece lo hanno fatto stupidamente morire. E la donna che si stava innamorando di lui si ritrova completamente spaesata. Il personaggio principale va ugualmente per la sua strada: e la donna che si stava innamorando di lui (collega inseparabile della precedentemente citata) pure rimane spaesata. Alla fine della serie, le due donne si ritrovano private dei loro amori, costrette a ricominciare una nuova vita (ognuna per la sua strada, presumibilmente), e tutte le cose belle che erano accadute fino a quel momento finiscono nel triste serbatoio dei ricordi. Mi vengono le lacrime a pensare alla sorte di quei quattro. In particolare per quello che è stato fatto stupidamente morire, perché pensavo che mi somigliasse, perché mi aspettavo che scoprisse di avere una donna innamorata di lui e perciò si coronasse un amore grandioso. Ma non è andata così. La serie non ha avuto seguito, sarà stata dimenticata dagli stessi sceneggiatori, di tanto in tanto affiora da qualche parte, ma con tutta la produzione cinema e TV vuoi che tirino fuori un sequel di una serie che quasi non interessa più a nessuno? Che i soli interessati vorrebbero vedere un seguito coerente e senza quelle puntate conclusive in cui si fa morire uno e si disperdono gli altri tre protagonisti? Il mondo è crudele e la stupidità degli sceneggiatori rende distrattamente e vigliaccamente crudele una bella storia.

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