giovedì 28 luglio 2011

Lei strinse un po' gli occhi, per meglio mettere a fuoco il soggetto e per valutare il pericolo. No, era solo un immigrato. Clandestino, sicuramente. Ma era fastidioso vedersi guardata così. “Certo, è un abitino sexy, no? Sarò pur libera di vestirmi come voglio, no? Sarò pur libera di esprimermi, no? Chi siete voi bigottoni che volete impormi di vestire in modo decente? Io voglio andare svestita come mi pare! Però voglio anche che mi guardino solo gli uomini belli, ricchi e single. Magari mi sta bene anche che mi guardino con ammirazione (cioè con occhi da pesce lesso) altri soggetti meno interessanti, come eleganti uomini sposati, eleganti uomini divorziati, eleganti uomini belli e ricchi ma già impegnati. Tutti gli altri no, non devono guardarmi. Specialmente a quest'ora della sera, perché mi mettono paura. Che ne sanno, loro, di donne? Tornino nei loro paesi, dove le donne sono oggetti sessuali coperti da rigorosi tendaggi”. Cara signorina isterica, il problema è che tu intendi per “libertà di esprimerti” l'imitazione delle puttanelle televisive. Quando vai in giro vestita in quel modo, tutti gli uomini ti guarderanno pensando certe cose. Tutti. Specialmente quelli che non sono belli, non sono ricchi, non sono single, non vogliono conquistare cuori.

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