mercoledì 9 febbraio 2011

La scoperta più agghiacciante: san Valentino era un prete. Cioè prima di essere san Valentino era don Valentino. Don Valentino proteggeva gli innamorati: più esattamente, si trattava di fidanzati cristiani che anelavano al matrimonio e che temevano la persecuzione. Quindi è una festa cristiana che riguarda cristiani che vivono cristianamente l'amore, il fidanzamento e il matrimonio. Con grande sprezzo del ridicolo oggi la festa di san Valentino è uno squallido mercato di regalini e pensierini: guai a chi non ottempera a tutti gli obblighi che la società (cioè la TV) impone. Per fortuna non sono fidanzato (in realtà la considero una sfortuna, ma il 14 febbraio la considero una fortuna). Nella “festa degli innamorati” tutti sono presi da una squallida frenesia di ottemperare agli obblighi e alle “tradizioni”, infischiandosene di don Valentino (che certamente non prescriveva ai fidanzati di cincischiare, pomiciare o scopare), nel terrore di essere rimproverati da chicchessia per il non aver adeguatamente “festeggiato”. Maledette feste del nulla. Fondate per giunta su feste cristiane.

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