lunedì 26 luglio 2010

Non è che mi innamoro ogni volta che una donna mi guarda. No, non è questo. Il mio animo si riposa su un letto di dolci note musicali ogni volta che una donna pura di cuore mi guarda. Non desidero un matrimonio di reciproche convenienze ma desidero essere amato così come sono, senza nessun “dovresti”, tanto meno quei “dovresti” impliciti e sottintesi. Non so come, ma mi smebra di percepire quella purezza solo in una piccola percentuale di donne che incontro durante il giorno e nell'andare e tornare da casa. Spesso è una purezza solo passeggera perché basta un attimo, basta un piccolo “input” esterno per trasformarle da pure a pretenziose. L'uomo sa essere arrogante e la donna sa essere pretenziosa e possessiva. Per la donna è più difficile essere arrogante: allora trasforma l'arroganza in mille rivoli, mille piccinerie, mille meschinità, mille distrazioni e disattenzioni. Cominciano fin dalla più tenera età, con le loro piccole (ma sempre più numerose) vanità, con le loro piccinerie, dispettini, sottintesi, parole pungenti come spilli avvelenati. Ciò che chiamo purezza di cuore non è fatta di buoni sentimenti e di dolci parole ma è fatta di una capacità di starti di fronte avendo sinceramente a cuore tutto di te e senza applicarvi sopra nessun sottinteso e nessuna pretesa. Per guadagnare questa purezza di cuore occorre un'educazione lunga e faticosa. Innamorarsi di una donna pura di cuore è qualcosa di assai diverso dall'infatuazione romantica e dall'attrazione fisica.

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