venerdì 9 luglio 2010

Quando uso il termine sgualdrinelle, voglio indicare quelle prostitute-fai-da-te. Si prostituiscono per piccole cose attraverso piccole cose del campo sentimentale e sessuale. Per guadagnare la tua attenzione vestono in modo provocante. Non come una prostituta vera, ma solo quel tanto che basta per non essere da meno delle altre sgualdrinelle. Non sa compiere bene il suo lavoro: risolve atteggiandosi a sgualdrinella, sa che funziona. Vuole uno sconto dal macellaio, ammicca, lancia qualche parola con sottinteso sessuale. Ed il macellaio, ingannato ma contento, soddisfatto dell'essere stato sentito dal suo aiutante, “paga” la sgualdrinella attraverso lo sconto. Le prostitute fai-da-te lucrano tutti quei piccoli insignificanti privilegi e omaggi attraverso quel comportamento da sgualdrinelle: perfino nel bacetto di saluto mettono (talvolta inconsciamente) un che di malizioso. Agli uomini maiali (tutti gli uomini sono maiali, chi più e chi ancora di più) sta bene così, e le donne sgualdrinelle alimentano questo circolo vizioso.

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