martedì 27 settembre 2011

Di quante donne sono innamorato? Ogni tanto conto le donne con cui sarei felice di vivere insieme. La prima è lei, con la sua salute malmessa e i suoi parenti serpenti che direbbero che la sposo solo perché ha in dote un magnifico appartamento. Forse lei ricambierebbe i miei sentimenti ma temo che poi troppe cose prenderebbero il sopravvento e i due piccioncini non sarebbero tranquilli neppure durante la luna di miele. Lì poi mi conoscono tutti e penserebbero: dopo dieci anni si fa vivo perché si accorge che lei ha soldi e casa? La seconda è quella che vive al pianterreno sulla strada che va verso l'incrocio. Anche lei ha dei parenti serpenti che stanno da anni studiando il modo di togliersela dai piedi per appropriarsi dell'appartamento in cui vive. Di costei la preoccupazione principale è che ha un carattere infantile: capricci, pretese, ritualismi (l'uscire il sabato per andare in locali rinomati). Sarebbe uno spasso solo per fare sesso, ma il resto delle 24 ore sarebbe una tortura infinita. C'è poi la terza, quella coi capelli rossi. Più che di un marito avrebbe bisogno di un blog perché passa giornate intere a raccontare dei suoi guai e delle sue paure. Se si sfogasse sul blog forse svuoterebbe un po' del veleno che ha nell'animo (da fonte apparentemente inesauribile!) Anche lei, dopo averci fatto sesso, diverrebbe insopportabile. Anche lei ha dei parenti squinternati e isterici. Sposare una donna significa sposarne anche la famiglia. Quarta candidata: la maniaca del teatro. Buona solo per farci sesso, perché nel resto delle 24 ore reciterebbe una parte (penso che reciterebbe perfino durante il sesso). Perennemente depressa, instancabilmente fastidiosa e pignola, chiederebbe il divorzio per un calzino spaiato o un tubetto di dentifricio schiacciato alla metà anziché in coda. No, anche questa è da scartare. In fin dei conti di tutte queste donne non sono innamorato, ma solo sessualmente attratto. Per ingannarne una mi basterebbe fare il dolcino dicendo “ti amo amore tesoro dolcezza” per un tempo adeguato (e purtroppo con spesa adeguata). Il rituale del corteggiamento prevede infatti tutta una serie di forche caudine da attraversare. Alla fine riusciresti forse perfino a sposarne una e a trastullarti un po' (solo un po': presto la magia finisce) ma rimarrai a sognare di trovare un amore vero per il resto dei tuoi giorni, perché l'amore della tua vita non lo si trova pagando un prezzo e attraversando forche caudine.

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