mercoledì 13 ottobre 2010

Nella mia vita ho dedicato tanto tempo a delle stupidaggini: me lo ripeto sempre, come per accusarmi, come se il ripetermelo mi facesse star meglio. Alcune di quelle stupidaggini (compreso il tenere questo blog, sfogo per me e noia per chi ha la sventura di leggerlo) potrebbero fruttare. Non si diventa ricchi con un blog. Ma forse si diventa scrittori. Anche scrittorucoli, anche scribacchini, purché qualcosa “frutti”. Ma forse il blog è uno strumento sfruttato male. Anziché raccontare di me, anziché sversare le mie preoccupazioni su queste pagine, dovrei scrivere qualcosa che “interessi”. Vedo che i blog “di successo” sono dedicati alle stupidaggini. Vedo che la fama - non solo su internet - si acquisisce parlando di stupidaggini, facendo stupidaggini, insegnando stupidaggini. Non è un caso. Quanto guadagna un calciatore? La società di oggi è basata su stupidaggini molto peggiori di quelle che accuso della mia vita. Tirar calci ad un pallone rende molto più che essere pianisti, molto più che essere ingegneri, molto più che essere artigiani: eppure suonar bene il pianoforte, studiare ingegneria, assorbire i “segreti del mestiere”, sono molto più impegnativi dello scalciare un pallone, per il quale basta solo lo stupido esercizio fisico. Da che mondo è mondo, il sudore della fronte, il lavoro onesto e produttivo, il lavoro degno e onesto, sono il metodo sicuro per non arricchirsi, per non emergere.

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