giovedì 21 ottobre 2010

Sembra che oggi il mestiere di essere donna consista nel fabbricare un figlio (due per chi vuole andar di lusso) e poi scordarsi della fertilità. In questa società dove i figli sono un lusso da tassare (e una spesa enorme nell'educare), le donne sposate si limitano a tirare fuori un figlio (costi quel che costi!) per dimostrare di essere state abili a procreare, e quindi ritornare sterili. Le gravidanze desiderate (cioè quel che dovrebbe essere la normalità) compaiono solo in un brevissimo lasso di tempo dopo il matrimonio. Al di fuori di questo lasso di tempo c'è solo la sterilità desiderata e perseguita con ogni mezzo (a costo di uccidere il bambino con l'aborto o con le pillole). Il 99% del periodo fecondo di una donna viene sterilizzato a forza. Il restante 1% viene fecondato a forza. Questa è la donna oggi: un ammasso di carne da scopare. Questo è l'essere mamme oggi: una fabbrica del “figlio perfetto” che entra in azione solo in quell'un-per-cento della vita della madre, cioè solo in quel momento in cui per l'ipocrisia sociale “serve” volere un figlio (e fabbricarlo).

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