martedì 5 ottobre 2010

Una vecchia amica si sfoga in chat del suo “ex”. Gli sfoghi femminili sono tutti uguali. Lui è un bastardo, mi ha sfruttata, resterò zitella per sempre... Sempre le stesse parole. Ho perso il conto di quante volte ho pazientemente ascoltato quegli sfoghi. Prima lo hai inondato di “ti amo”, “tesoro”, “amore”, e poi quando non state più insieme lo qualifichi “bastardo”, “coglione” e tutto il resto. Prima ti sei fatta sfruttare e poi lamenti di essere stata sfruttata. Prima te lo sei portato a letto con più fretta di una cagna in calore e poi ti lamenti che ti ha sfruttata sessualmente. Prima te ne sei vantata con tutte le amiche e ora te ne lagni con tutti gli amici. Prima lo hai mandato via e poi ti lamenti che ti ha abbandonato. Hai fracassato un po' di cose a casa perché rimanesse traccia della tua rabbia per i futuri visitatori. Hai cestinato o strappato o cancellato le foto di voi due che ancora poche settimane fa erano il tuo principale motivo di orgoglio. Dichiari crisi in ogni campo (politico, religioso, gastronomico...) aspettandoti consolazione, consolazione che poi rifiuti sdegnata perché sei afflitta e inconsolabile e nessuno ti capisce. “Tu non hai capito niente”, mi dici. Me l'aspettavo questa sentenza, ma te la lascio ripetere perché è il rituale femminile della donna che si accorge di essere ritornata single a causa dei suoi errori, errori che non vuole ammettere. L'orgoglio è il disastro principale della vita umana. Specialmente femminile.

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