giovedì 24 giugno 2010

Certe volte sogno di fidanzarmi con una donna come quella. Sovrappeso e sulla sedia a rotelle. Amare una donna così non è particolarmente eroico. Significa, al contrario, che vuoi essere tutto suo, che vuoi alleviarle le sofferenze, vuoi mostrarle che il mondo non è fatto solo per le fotomodelle capaci di garantire il solito commercio sessuale. Significa che passeresti tempi lunghissimi nel carezzarla, nel pettinarla, nell'accompagnarla in giro anche per le più piccole ed insignificanti cose. Significa poterle dire, mentre a lei quasi scappa una lacrima, che “gli altri vogliono etichettarmi come un eroe solo perché faccio una cosa di cui non si sentono capaci, e cioè amarti così come sei”. Eppure: quale donna non desidererebbe essere amata così? Più sono vicine all'ideale di “velina” e più sono schiave dello schema “moderno”. La paralitica sovrappeso non ha altro da offrire che la propria sincerità (cioè la “merce” più difficilmente valutabile in questo mondo). Le altre, specialmente quelle che si dichiarano “brutte”, sanno di aver comunque qualcosa da “offrire”, gambe da mostrare, curve da esporre, intelligenza da sciorinare: dichiarano insomma di avere un prezzo. Che tristezza. Certe volte vien davvero quella strana malinconia del non essere ancora fidanzati con una donna che sul piatto della bilancia può mettere solo la merce più difficile da valutare: la propria semplicità, la propria sincerità. Si può vivere felici con una donna solo se c'è questo.

Nessun commento:

Posta un commento

I commenti vengono generalmente pubblicati solo dopo l'approvazione dell'autore del blog.