mercoledì 30 giugno 2010

Il capo chiede sempre a che punto siamo. Chiede notizie che lo rassicurino. In questi casi il suo lavoro consiste nel rassicurare sé stesso. Ma non basta mai. Chiede di essere rassicurato ma non gli basta mai. Se rispettiamo le date, non è mai convinto. Se ritardiamo anche di un solo minuto rispetto ai suoi piani è un grosso guaio. Se anche terminassimo tutto il lavoro con un mese di anticipo, ci chiederebbe di ricontrollare tutto da cima a fondo, perché non sa mai avere fiducia in quello che facciamo Forse è proprio questo il vero problema. Dipendere da uno il cui lavoro consiste nell'aspettare che altri rispettino le date di consegna che lui ha deciso. E perciò consiste nello sgridarci, nel tartassarci, nel controllarci... Chi non ha imparato ad ubbidire non è capace di comandare. Chi non ha fatto una dura gavetta ricevendo ordini non è capace di darne. Chi non ha sperimentato il fastidio di sprecare le proprie energie per ubbidire ad un capo incompetente, non può essere capace di dare ordini e pianificare date di consegna e addirittura pretendere che siano rispettate.

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