venerdì 25 giugno 2010

Ti accorgi che una persona ti ha veramente colpito nel momento in cui desideri trovare modo di parlarle. Non importa quale sensazione ti ha dato. Fastidio, attrazione, ispirazione, intelligenza, emozione... non importa. Il dato di fatto è che ti ha colpito. Da ragazzo capii che per colpire i soliti borghesotti bastava dirsi fascista. Non sapevo neppure cosa fosse il fascismo: mi importava solo risvegliare le loro peggiori fantasie ed essere al centro della loro attenzione. Le loro stupide convenzioni prevedevano che al solo sentir nominare il fascismo dovessero reagire e dichiararsi contro. Più mi dichiaravo fascista e più ero al centro dell'attenzione di quegli adulti. Centellinavo quelle dichiarazioni di fede nel fascismo per non distruggere la mia gallina dalle uova d'oro. Desideravano parlare con me per convertirmi alla normalità (che secondo loro sarebbe l'antifascismo), e mettevano in gioco tutta la loro pazienza, cosa che non avrebbero mai fatto per nessun altro argomento di discussione.

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