lunedì 28 giugno 2010

Un'amica esclama: in dieci anni le adolescenti sono cambiate da così a così. Dieci anni per una rivoluzione dei costumi. Dieci anni per azzerare un senso morale che dieci anni fa già non c'era più. In dieci anni la adolescente-tipo è diventata più scema, più vanitosa, più volgare, più stupida. L'esclamazione della mia amica (una donna solitamente poco attenta a queste cose) è un indizio (un altro, ennesimo, concreto indizio) che la società italiana è regredita alla barbarie ed avanza verso una peggior barbarie a grandi passi. L'Italia si sta “africanizzando”... e non è solo l'Italia meridionale ad “africanizzarsi”: che dire di questi giovani che vivono solo di cellulari, discoteche, pacchianerie di ogni genere? Come gli “africani” (l'aggettivo è utilizzato nel senso più dispregiativo e razzista possibile) che tirano a campare contentandosi di perline colorate e tatuaggi, di raduni tribali (discoteca), di una cultura ridotta a chiacchiere insignificanti a base di sesso o di sport, di legami che non durano mai più di pochi anni (con o senza matrimonio in mezzo) e soprattutto di istupidimento televisivo (“tronista”? cosa significava 5-10 anni fa questo termine? esisteva?)

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