giovedì 3 giugno 2010

Stamattina, nel treno della metropolitana, ero seduto di fronte ad una bionda che aveva sulle unghie un motivetto a cuori. Ho pensato che ai miei tempi solo le bambine di sei anni non avrebbero avuto vergogna ad imbrattarsi così le unghie. Quella seduta davanti a me aveva l'aspetto e l'attrezzatura da studentessa universitaria. Ho notato distrattamente il motivetto sulle sue unghie mentre mi voltavo, e poi sono tornato di scatto a fissarle. Una scena come nei cartoni animati. Lei ne era infastidita. Forse se ne vergognava pure. Per tutto il resto del viaggio ha tenuto ogni volta le mani in modo che non si vedessero le unghie. Se io fossi stato il professore da cui oggi avrebbe dovuto sostenere un esame, avrei esordito simpaticamente con: “signorina, cosa ha sulle unghie?” Mi chiedo come mai un vezzo da bambine sia diventato in pochi anni una necessità per sentirsi belle ed apprezzate.

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