La speranza (che qualcun altro vada dal cliente a umiliarsi al posto mio) è sempre l'ultima a morire. Il cliente non sa cosa vuole, e qualsiasi cosa gli si presenti sembra sempre incompleta. Il capo sa solo vantarsi col cliente, e non si ricrede neppure quando è irrefutabilmente dimostrato che il principio di tutti i ritardi sono le sue idee. Così, oltre a fare la parte del lavoratore malpagato, maltrattato e malvisto, mi tocca anche la parte del capro espiatorio.
giovedì 3 giugno 2010
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