giovedì 2 dicembre 2010

Quanto mi delizia vedere sui mezzi pubblici il solito cafone (di qualsiasi età, sesso e condizione sociale, ma buzzurro fino al midollo) a cui squilla il telefonino con suoneria cafona al 100% per un interminabile minuto: venti secondi per accorgersi che è il suo, altri venti per trovare la borsa che lo contiene, altri venti per rintracciarlo nella borsa e guardare il numero del chiamante e infine urlare: “pronto?” Gli stranieri si guardano perplessi, non sanno se ridere o se far finta di niente.

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