mercoledì 29 dicembre 2010

Sono anni che faccio il finto tonto. Sono anni che so che aspetti un mio sì. Sono anni che la mia presenza ti conforta e ti addolora allo stesso tempo. Sono anni che ho capito che mi desideri accanto ma fino ad oggi non ho mai osato avvicinarmi a te, e sono anzi terrorizzato dalla possibilità che la nostra amicizia vada al di là dell'amicizia. Sono anni che sto tentando di evitare l'occasione per dirti “restiamo amici”. Il tuo amore è sincero e per questo non meriti di soffrire per un altro mio “no”. Ricordi quella volta in cui apristi il tuo cuore alla sofferenza? Sapevi che avrei detto un “no”, eppure con le tue ultime forze sperasti, tentasti, mendicasti. Quel “no” ti ferì. Con quel “no” pensai di aver finalmente risolto la questione. Ma non è andata come prevedevo, poiché non hai mai smesso di amarmi e perciò non hai mai smesso di soffrire. Ma le nostre vite sono separate da qualcosa più grande di noi. Non vale la pena sognare un'ora per pagarla poi con un anno di sofferenze. Non vale la pena sognare un giorno per pagarlo poi con decenni di fatiche e difficoltà. Non si può costruire un grattacielo o un ponte utilizzando solo paglia.

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