lunedì 20 dicembre 2010

Si accarezzava la pancia mentre attraversava il corridoio sorridendo. Una pioggerella confortante, il pigiama pulito, il letto caldo che lo aspettava. Avrebbe dormito tutto il pomeriggio; la pioggia si faceva più intensa, il letto si faceva più caldo. Si sistemò per bene, preparandosi accuratamente al letargo. Socchiuse gli occhi un'ultima volta, per assicurarsi di essersi tappato in casa per bene, mentre fuori diluviava. Dieci minuti più tardi squillò il telefono che aveva dimenticato di spegnere: era una notizia di morte. Non poteva più rimanere lì. La pioggia non poteva valere come alibi. Fu il week-end più straziante e defatigante della sua vita.

Nessun commento:

Posta un commento

I commenti vengono generalmente pubblicati solo dopo l'approvazione dell'autore del blog.