martedì 16 novembre 2010

Ho l'impressione che in ogni fiction debba essere presente una donna amabile che interviene a favore dei protagonisti (destinati immancabilmente al matrimonio) e poi togliersi dai piedi. Sembra che queste fiction suggeriscano che le persone altruiste volontariamente si fanno utilizzare e volontariamente spariscano non appena compiuta la missione. Talvolta alla fine del film vengono maritate a qualche altro personaggio secondario, ma solo per far risaltare ancor di più il matrimonio dei due protagonisti (come a dire: vedete? noi ci sposiamo, e si sposano anche le comparse). Ci vorrebbe un sindacato di queste donne amabili. Le ho chiamate “amabili” perché sebbene la protagonista sia sempre perfetta e virtuosa da tutti i punti di vista, la comparsa che dà un aiuto al momento giusto è semplicemente impagabile. Tutte le virtù della protagonista bellona non valgono una cippa a confronto del gesto semplice e spontaneo della comparsa amabile che compare al momento giusto e al posto giusto. Per questo dico che è “amabile” e che me la sposerei.

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