sabato 13 novembre 2010

Il sabato e la domenica e nei giorni di festa dormo tantissimo. Dormire serve a ritemprarsi non solo nel corpo ma anche nella mente. Dormire è come fuggire dalla realtà e trovar pace. Una dose settimanale di due giorni di pace, in cui sto in casa disteso sul letto, appollaiato in poltrona, spalmato sul divano. Il massimo del riposo è quando sai che ci sono cento cose da fare, c'è da pulire il lavello, c'è da pulire il frigo, c'è da rimettere il chiodo nel tinello... e, pensando a tutte queste cose, ti dici: “sì, dopo vedrò, stasera, domattina magari, non è urgente, più tardi magari trovo cinque minuti oppure dieci minuti, ma sì, prima di cena”... Mentre pensi a queste cose le palpebre ridiventano pesanti, socchiudi gli occhi, senti già che il sonno ti sta prendendo. Ti copri con qualcosa e ti rilassi, sapendo che la suoneria del cellulare è azzerata e che nelle prossime due ore il mondo non cambierà. Sogni d'oro!

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