venerdì 12 novembre 2010

L'imbarbarimento di una società è un meccanismo lento e inesorabile. Figli maleducati si metteranno insieme per procreare altri figli ancor più maleducati (ed in quantità inferiore), i quali a loro volta si metteranno insieme per eventualmente procreare altri figli incivili (ed in quantità inferiore). Negli anni Cinquanta c'erano ancora le famiglie numerose. Si lavorava generalmente tutti, c'era generalmente assai poco sfascio. Negli anni Sessanta c'erano ancora famiglie ampie. Negli anni Settanta la media calò a due-tre figli. Negli anni Ottanta a uno-due figli. Negli anni Novanta ad un figlio. Negli ultimi anni il figlio, se proprio arriva, è generalmente artificiale: o per fabbricazione in struttura sanitaria, oppure perché utilizzato strumentalmente per ravvivare la coppia. La popolazione diminuisce e nel frattempo viene imbarbarita da un'educazione sempre più inesistente. I nuovi barbari, anzi, i nuovi “africani” (non importa di quale regione d'Italia), vivono solo di telefonini e discoteche, vivono solo di parassitismo e di rendita, vanno a scuola non per imparare ma per socializzare (e vogliono essere promossi senza studiare), vanno a lavorare non per produrre ma per socializzare (e vogliono lo stipendio senza faticare). Le ricchezze messe insieme dai loro nonni (che hanno lavorato sodo per una vita intera) vengono dilapidate e bruciate in poche stupidissime azioni barbariche. Tutto questo mentre una gravidanza su tre viene “interrotta” uccidendo il nascituro.

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